Statua di San Bruno

San Bruno da Colonia

A inizi degli anni 1000 un giovane monaco, tal Brunone, parte da Colonia, dove è nato, per andare a Reims, in Francia, per studiare. Nel 1057, all’età di 27 anni gli viene affidata la gestione della stessa scuola in cui aveva studiato.

Nel 1084, dopo qualche scontro con il vescovo della zona, fonda la sua prima certosa, la Gran Certosa, in una zona boschiva isolata, a 1.150 metri slm.

Passano solo 6 anni e il neo papa Urbano II, già suo allievo nella scuola, lo vuole a Roma per servire la Chiesa.

San Bruno fa una vita che non ama, dentro l’Urbe e mai isolato. Solo qualche anno dopo, per l’invasione del tedesco Enrico IV, San Bruno, insieme al papa, si dovette rifuggiare nel sud Italia ed è in questo periodo che conosce il conte Ruggero d’Altavilla.

Il conte, in accordo con il Papa, offre a San Bruno l’arcivescovo di Reggio Calabria, ma San Bruno rifiuta poiché è ancora alla ricerca della solitudine. Così Ruggero decide di donare al monaco il terreno nella località Torre.

Proprio in questo terreno San Bruno decide di creare il suo nuovo rifugio e insieme ad alcuni compagni inizia la costruzione di una nuova certosa, sull’esempio di quella già creata in Francia. Oltre al monastero, dedicata a Santo Stefano, costruisce anche un eremo che dedica a Santa Maria. Bruno morì il primo anno del 1100, ma la certosa sopravvisse alla sua dipartita e i monaci continuarono la loro vocazione.

I monaci e San Bruno, nel mentre, avevano fondato un nuovo ordine, quello dei certosini, arrivato fino ai giorni nostri.

Bruno diventerà santo solo nel 1514, su ordine di Leone X e cento anni dopo Gregorio XV ne estende il culto alla Chiesa Universale.

Il terreno in località Torre, sul quale San Bruno costruì il proprio rifugio e mise le basi per l’ordine certosino, si trova poco più in montagna rispetto alla Vallata dello Stilaro. Per raggiungere quello che oggi è il comune di Serra San Bruno basta percorrere la SS110, superando Pazzano, Monte Stella e continuando in montagna.


Pubblicato

in

da

Tag:

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *